#stannefuori

Durante i giorni del Festival, all’interno del teatro di posa, l’Istituto ospiterà l’installazione “Il Labirinto della violenza“, in collaborazione con SVS DAD Onlus, Caritas Ambrosiana, Soccorso Violenza Sessuale e Domestica della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico e al Comune di Milano.Immagine

Il Labirinto della violenza

Il Labirinto della violenza approda all’Itsos Albe Steiner dopo essere stato esposto a Milano alla Fabbrica del Vapore e in Galleria Vittorio Emanuele.

“Il Labirinto della violenza” è un percorso esperienziale.

Entrando al suo interno, il pubblico potrà sperimentare il circolo vizioso in cui da un rapporto accettabile si passa all’abuso; verrà illustrato il tortuoso procedere di atti, frasi, sottintesi che si autoalimentano: tutti indizi sottili, spesso ambigui, che possono portare fino alle estreme conseguenze.

Per la seconda edizione del Festival ci si propone di prevedere uno spazio analogo per ospitare un evento d’arte dedicato ad un tema sociale che coinvolga studenti e cittadinanza.

L’esperienza, aperta al pubblico e rivolta in particolare agli abitanti del quartiere e agli studenti, rientra nelle iniziative di prevenzione rispetto ad uno dei temi più cari alla suola e al corpo docente, convinto che da tempo lavora sulla sensibilizzazione rispetto al tema, anche attraverso l’utilizzo del linguaggio audiovisivo.

Anche questo intervento è stato organizzato nell’ottica di aprire la scuola al territorio, rendendola un luogo di cultura attiva e di partecipazione sociale.

Nello stesso contesto verrà esposta anche una galleria fotografica sul tema realizzata dagli studenti dell’Itsos Albe Steiner.