Questa mattina il Festival ha visto concludersi gli ultimi workshop/masterclass:
Primi a cominciare i laboratori “Steadycam” di Alessia Perrone e “Approccio all’animazione 2D” di Monica V. Golfetto
Durante il primo i partecipanti hanno potuto assistere a una lezione sulla Steadycam: il suo funzionamento e il suo utilizzo. Dopo aver raccontato la propria esperienza e il percorso che li ha portati a lavorare in questo campo, Alessia Perrone e la sua squadra, hanno montato la camera sul supporto meccanico e hanno mostrato ai partecipanti alcuni passi e metodi da adottare durante l’utilizzo della Steadycam.

Monica V. Golfetto ha spiegato ai partecipanti le tecniche di realizzazione dei bozzetti e dell’animazione 2D. I partecipanti hanno lavorato a disegni bidimensionali raffigurando delle forme nelle varie posizioni e movimenti. In seguito le immagini, sui diversi fogli, sono state posizionate su un tavolo luminoso per verificare la corrispondenza degli elementi, necessaria per la fluidità dei movimenti in una possibile animazione.

A seguire si sono svolti il workshop “La crew del videoclip”, presentato da alcuni professionisti di The Astronaust, e la masterclass “La gentilezza del tocco” tenuta dal regista Francesco Fei.
La casa produttrice di video musicali ha spiegato ai partecipanti come lavorare a una clip musicale e le relative difficoltà che si presentano durante tale lavorazione. Uno dei principali problemi emersi è quello riguardante i permessi: come ottenerli e come gestirli.

Durante la sua lezione Fei ha raccontato ai partecipanti alcune dinamiche riguardanti il cinema e la produzione video, sottolineando la differenza tra il mestiere e la passione. Durante le due ore ha poi mostrato ed analizzato alcune scene del suo ultimo film, concentrandosi maggiormente su quelle girate presso il nostro istituto. Il regista ha voluto evidenziare le variazioni del modo di lavorare nel cinema dall’avvento del digitale: al giorno d’oggi è molto semplice produrre un video tecnicamente bello in quanto le nuove tecnologie permettono all’autore di lavorare in maniera meno faticosa ad inquadrature e movimenti più complessi, ma ciò che distingue un prodotto di successo da uno altrettanto bello sono i contenuti e il messaggio che rimane impresso agli spettatori.
