Negli spazi della nostra scuola, troverà spazio, durante i giorni del festival, l’installazione del Labirinto della violenza.

Illustra il percorso tortuoso che da apparenti situazioni di normalità porta all’esplosione della violenza nel quotidiano.

Si tratta di un semplice sistema di pareti, alte circa due metri, ma vuol essere molto di più: un percorso esperienziale che si rivolge a chiunque voglia riflettere sul tema dell’abuso e del maltrattamento.

Il labirinto diventa una metafora della menzogna, dell’amore bugiardo che avviluppano chi è più fragile fino a frantumarlo.

L’idea nasce da un’idea degli studenti dello IED, sviluppata da SVS DAD Onlus, Caritas ambrosiana e Soccorso violenza sessuale e domestica della IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Comune di Milano.

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